La Formula 1 che non vogliamo. Parte seconda.
Intendiamoci, la vittoria di Lewis Hamilton al Paul Ricard è a dir poco meritata, legittima, schiacciante e sacrosanta senza ombra di dubbio.
L'inglese probabilmente, almeno per quello che s'è visto, vincerà il titolo piloti e la Mercedes quello Costruttori.
Difatti, a stretto giro di logica non dobbiamo, non stiamo a parlare di questo.
Parliamo della noia.
Il 16. Rally Italia Sardegna 2019 ha Alghero come quartiere generale e sono 4 i giorni di gara. Il giovedì prevede la solita prova spettacolo di Ittiri; venerdì abbastanza pieno con 124,20 km di prove speciali. La giornata più ricca di tratti cronometrati è sabato con 142,42 km. Domenica si conclude con gli ultimi 41,90 km. In coda alla gara WRC (ovviamente con kilometraggi differenti), troviamo anche due campionati Italiani: i piloti del C.I.R. (Campionato Italiano Rally) e quelli del C.I.R.T. (Campionato Italiano Rally Terra). Sarà una bella occasione per avere un pò di confronto tra i tempi dei ragazzi che corrono nel WRC2 ed i nostri piloti. Gli sterrati Sardi non avranno le medie più alte del mondiale, ma presentano salite e discese molto accentuate, un sottile strato di ghiaia da "spazzare" via e fondamentale sarà la scelta della mescola giusta per poter arrivare in fondo con gomme funzionanti.
Nelle competizioni si vince e si perde ma dopo il Gp del Canada 2019 si è avuta la netta sensazione che è stato il motorsport a perdere.
E ancora di più gli appassionati.
Sembra di essere tornati ad una decina di anni fa, quando le penalizzazioni fioccavano ogni tre per due, anche per uno starnuto. Ce ne ricordiamo bene.
Il 53. Vodafone Rally de Portugal segna il ritorno in Europa del mondiale WRC dopo la lunga parentesi Sud Americana. Causa diniego della municipalità di Vila Nova de Gaia (per problemi interni), le prove spettacolo 14 e 15 non verranno disputate.
Per il giro di prove mattutino, tutti i piloti WRC hanno scelto 5 Michelin LTX Force a mescola media.
Sul tracciato più lento del Mondiale, vince... chi va piano.
Lo ha fatto Ricciardo lo scorso anno con una Red Bull in debito di potenza; lo ha fatto quest'anno Lewis Hamilton con una Mercedes con gli pneumatici in crisi.
Niente di nuovo sotto il sole quindi, se vogliamo. Anche senza andare a scomodare l'edizione 1992 quanto uno strabordante Nigel Mansel con gomme nuovissime non potè aver la meglio su un Ayrton Senna che sapientemente riuscì riuscito a chiudere tutti gli spazi con estrema abilità.
"Niente di nuovo sul fronte occidentale" scriveva Erich Maria Remarque.
Sul tracciato più occidentale tra quelli disputati fin'ora, nulla cambia.
Gp di Spagna 2019. Vince Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas. Per la quinta-doppietta-quinta della Mercedes nelle prime cinque gare della stagione.
Poco importa, a parte a "quei due" se ha vinto l'inglese davanti al finlandese o capitava l'inverso. "Quei due" stanno davanti lasciando la "briciola" del terzo posto agli altri. E ringraziamo che ci sono solo due monoposto per team.